"Ma allora in Calabria non c'è solo il mare!", hanno esclamato i bambini quando ad agosto abbiamo annunciato loro la gita al Parco nazionale della Sila.
No, in Calabria non c'è solo il mare e quest'anno abbiamo voluto che lo scoprissero anche Buh e Sorellina. Abbiamo cercato una meta che non fosse troppo lontana da casa della nonnacalabrese e che fosse adatta a una gita con i bambini; abbiamo quindi consultato il sito web del Parco e abbiamo scelto il Centro Visite Cupone.
Si tratta di un centro visite allestito e gestito dal Corpo Forestale dello Stato, che comprende diversi tipi di percorsi adatti ai bambini, ai disabili e un orto botanico fruibile anche da non vedenti.
Con i bambini ci siamo dedicati ai Recinti Faunistici e a parte del sentiero didattico. All'inizio è stata dura, perché Sorellina si rifiutava di camminare, ma poi pian piano si è “rassegnata” e si è goduta anche lei la passeggiata tra i pini larici.
All'interno del parco si incontrano anche alberi centenari, proprio come quello nella foto che avrà avuto all'incirca tra i 100 e 150 anni. È davvero emozionante ammirare la maestosità di alberi tanto antichi.
Sorellina “spia“ due cervi dalla finestra di uno dei punti di osservazione |
Purtroppo non siamo riusciti a vedere i lupi, che per il gran caldo se ne stavano di certo rintanati dall'ombra di qualche pino.
Canis Lupus Meridionalis imbalsamato presso il museo e Centro Visita Cupone. Foto di Francesco Oliverio. |
Sì, lo ammetto questa foto non è mia. Trovate l'originale su Wikipedia alla pagina del Parco Nazionale della Sila. Non potete capire la delusione quando ho riguardato le foto della gita e non ne avevo nemmeno una del Lupo...
Sezione di un tronco di circa 150 anni. Le etichette indicano alcuni avvenimenti storici avvenuti nel corso della vita dell'albero. |
Nel Museo del Centro visita Cupone si trova anche una sala dedicata agli alberi della Sila: pino, castagno, faggio, quercia. La sala comprende una sezione su attività e utensili che hanno aiutato l'uomo a sopravvivere e prosperare in questo territorio.
Un esempio è la resinatura, o raccolta della resina, che veniva effettuata per produrre la pece... che sorpresa per BUH, quando ha scoperto che è proprio il materiale che si usa per “impeciare” l'archetto del violino.
L'ultima tappa, prima di spostarci all'area pic-nic proprio di fianco al centro, è stato il giardino geologico dedicato alle rocce tipiche del Parco Nazionale della Sila.
Questo è stato uno dei momenti più divertenti del percorso, dato che erano in azione gli irrigatori e i bambini si divertivano a correre da una roccia all'altra, fingendo di non volersi bagnare, ma ridendo come matti quando gli spruzzi li raggiungevano a tradimento.
Alla fine del pic-nic, non contenti, abbiamo fatto un'ultima rilassante passeggiata sulla riva del Lago di Cecita.
E poi? E poi siamo saliti in auto e alla seconda curva i bambini si erano già addormentati.
E voi la scorsa estate avete scoperto nuove mete, oppure nuovi angoli di mete già familiari?
Mi piacerebbe tanto visitare questo parco!
RispondiEliminaL'idea delle etichette sugli anelli dell'albero è bellissima... mi piace un sacco!
È vero! È un modo originale di far capire quanto può essere lunga (rispetto alla nostra) la vita di un albero...
EliminaGrazie mille per la segnalazione :-)
RispondiEliminaDi nulla!
EliminaQuando sono arrivata all'entrata del parco devo dire che ho subito pensato a voi e al vostro splendido lavoro...