I primi compiti a casa

BUH fa i suoi compiti

Già prima che iniziasse la scuola BUH prendeva molto sul serio l'idea di dover fare i compiti. In casa non abbiamo mai sottolineato questo aspetto della scuola primaria, ma la scorsa estate ogni volta che si parlava di progetti per i week-end autunnali, lui chiedeva subito:
"Ma possiamo farlo? Guarda che quando andrò alla scuola primaria, nel fine settimana dovrò fare i compiti e studiare..."

Io cercavo di rassicurarlo, dicendogli che ci saremmo organizzati e ci saremmo dedicati ai compiti subito il sabato mattina, in modo da avere tutto il tempo per dedicarci ad attività più piacevoli nel pomeriggio e la domenica.

Certo non avevo fatto i conti con Sorellina e con le altre varie ed eventuali che dimentico sempre di tenere in considerazione.


Il primo sabato, è andata abbastanza bene: BUH doveva colorare una cornicetta e completare due disegni. Così nonostante anche Sorellina abbia preteso di fare anche lei dei compiti, ce la siamo cavata in poco tempo.

Il secondo fine settimana invece è andata peggio. Innanzitutto ho scoperto che quando si tratta di scuola e di compiti,  mi trasformo in una vera mamma tigre, e poi ho dovuto fare i conti con la distrazione di BUH.

Ma iniziamo da principio. Sabato mattina scopro che BUH ha ben cinque "compiti" da completare di cui due nemmeno iniziati. Considerando che a casa si portano da completare quelli che i bambini non hanno finito a scuola: gli ho subito fatto una ramanzina, spiegandogli che a scuola deve concentrarsi e che quando gli viene assegnato un esercizio non deve:
a) guardare fuori dalla finestra per contare le nuvole
b) guardare cosa sta facendo il suo compagno di banco, quello dietro o quello dell'ultima fila
c) perdersi seguendo con gli occhi le righe del pavimento della classe
d) soffermarsi a considerare per più di 10 secondi se la sua matita sia abbastanza temperata per l'esercizio
e) soffermarsi a considerare per più di 30 secondi se utilizzare la matita giallo chiaro o giallo oro per il becco del picchio
Eccetera eccetera eccetera.
Forse vi sembrerà esagerato, ma conosco bene il mio polletto e so che se non è costantemente spronato a concentrarsi su quello che sta facendo, impiegherebbe un'ora anche per vestirsi.

Sorellina fa i suoi "compiti"

Dopo la ramanzina ha fatto il primo compito, ma naturalmente continuava a fermarsi perché distratto da quello che stava facendo Sorellina: stava unendo correttamente le figure? Che colore avrebbe usato per il disegno dei pesciolini?
Con questo passo sabato mattina abbiamo fatto soltanto un compito, anche perché poi alle 11.30 porto Sorellina al corso di acquaticità.
Nel pomeriggio i compiti non si sono nemmeno visti, dato che io sono andata a fare la spesa e Mr T piuttosto che sognarsi di occuparsene, perché tanto è "compito della mamma", ha piazzato i bambini davanti a un film...
A quel punto i compiti sono stati rimandati al giorno dopo, perché noi dovevamo uscire a cena e loro avrebbero dormito dai nonni, che ce li avrebbero riportati per l'ora di pranzo della domenica.

YODA: dammi la forza di non passare al lato oscuro delle mamme!!

E potrete capire cosa sia stato fargli fare tutto il resto dei compiti la domenica pomeriggio, con Sorellina che cinguettava allegramente con i suoi libretti ultra colorati, io che continuavo a richiamare BUH per farlo concentrare e lui che proprio pensava ad altro.
Io lanciavo delle occhiate furtive verso la maglietta preferita di Sorellina e tra me e me pregavo: YODA dammi la Forza, YODA dammi la Forza... perché senza il tuo aiuto sentro che potrei passare al lato oscuro delle mamme!!

Mi consolo pensando che per questo fine settimana la scampo: BUH da stasera a domenica sarà dalla Zia Giramondo e per questa volta sarà lei ad occuparsi dei compiti.

PS: a proposito di Zia Giramondo, questo fine settimana ci sarà la festa di compleanno di Lollix, io mi occuperò della torta a tema calcio e se vi va di scoprire le idee che ho raccolto in merito visitate la mia pagina PINTEREST.