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martedì 12 giugno 2012

Quello che ho imparato al MomClass

Sabato 9 giugno ho partecipato al Mammacheblog Social Family Day.
E' stato entusiasmante poter incontrare di persona tante mamme e blogger professioniste che da tempo seguo online, per chiacchierare, scambiare opinioni ed esperienze di vita.

Quello di cui voglio parlare oggi però è quello che ho imparato al Momclass, organizzato da Retelab.it.
Già da qualche tempo mi sono messa a riflettere sul blog e su come migliorarlo per renderlo più professionale. Non perché io voglia diventare una blogger di professione (al momento non avrei nemmeno il tempo), ma perché, come dice Barbara, alias Mammafelice.it, stessa:
"...il termine professionale non implica che il blog debba diventare per tutti una professione: anche un hobby può essere svolto professionalmente, se si mettono in moto piccoli accorgimenti".
Ed è proprio su quali potessero essere questi accorgimenti che ho riflettuto prima di partecipare al Momclass: quale sarà la larghezza giusta per post e sidebar? Sarà il caso di scegliere un font più accattivante per titolo del blog e titolo dei post? E' per questo che ho iniziato a fare qualche esperimento: ad esempio qualche settimana fa avevo abbandonato lo sfondo viola che poteva stancare la vista.


 
A queste domande, e ad altre che erano appena abbozzate nella mia mente, ho trovato risposta al Momclass. Per citare alcune risposte:
- il font che mi piaceva tanto per i titoli non risulta chiaro su tutti i pc (meglio tornare all'arial come per i testi);
- la foto dell'header non è molto comprensibile e andrebbe cambiata (su questo sto lavorando);
- la larghezza ideale per il blog è 960px e 300px per la barra laterale.

Soprattutto il Momclass mi ha fatto riflettere sui miei lettori: è vero che scrivo il blog principalmente per la famiglia e gli amici che vivono disseminati per il mondo, ma se guardo le statistiche, la maggior parte delle visite arriva da google e non da Facebook come mi sarei aspettata. Per questo sarebbe meglio modificare la struttura del titolo dei post (Murasaki e..., BUH e..., Sorellina e...) perché ostacola la comprensione del contenuto dei post.
Devo ammettere che questa considerazione mi ha dato un certo sollievo, anche perché da qualche tempo mi era diventato sempre più difficile spiegare nel titolo il contenuto dei post e cercavo un pretesto per cambiare, cosa che ho fatto a partire dal post precedente a questo (Ti canto una canzone).

Insomma, tutto questo per dirvi che nei prossimi mesi potrete trovare qualche cambiamento, ma in linea generale lo scopo di Murasaki no Nikki (il Diario di Murasaki) rimarrà sempre il medesimo, cioè raccontare ai parenti e agli amici lontani quello che succede nell'hinterland milanese e registrare nel bene e nel male il cammino della nostra famiglia.

Se poi volete saperne di più della Scuola di Blog, non vi resta che visitare Retelab.it

10 commenti:

  1. Profesisonale o no, un salto a leggerti lo faccio sempre! ;-)

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    1. Aha non preoccuparti Ruben, il blog rimarrà sempre lo stesso, cambieranno soltanto i titoli dei post e un po' la grafica ;-)

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  2. Ho letto anch'io l'articolo e l'ho trovato interessante: presto mi metterò al lavoro ;)

    Mi piacciono i cambiamenti che hai effettuato, il blog è diventato più leggibile, brava!!

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  3. Anche a me è piaciuta molto quella frase di Barbara che hai riportato!
    Buone riflessioni e buon lavoro !

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  4. brava. bei suggerimenti, è giusto rendere il ns blog + piacevole anche se non necessariamente una professione.

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  5. che dire? buon lavoro compagna di banco ;)

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  6. ciao!! ti ho trovata! Eravamo vicine al momclass (quella del bimbo che è apparso disperato). Ben detto, alla fine sono gli stessi pensieri che sono passati per la mia mente... a presto! Vale

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Vi apro le porte della mia casa, siate educati e misurati nei vostri commenti.

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