Pagine

mercoledì 26 ottobre 2011

Sorellina e BUH, ovvero il "fratello faro nella notte"

A partire dalle vacanze estive è divenuto sempre più evidente che per Sorellina BUH sia un vero e proprio faro nella notte.
E' il suo primo pensiero appena si sveglia: "BUH domme ancoRa? E quando si sveglia?"
E' il suo pensiero costante quando torna a casa dall'asilo: "E BUH è anTora a 'ccuola? E quando tonna?"

Per fortuna ora BUH apprezza di più la presenza della sua adorata Sorellina, anche se spesso la vede ancora come un impiccio, soprattutto quando desidera fare dei giochi di società, oppure giochi da fare con un certo ordine, cosa impossibile per una duenne (per esempio il gioco dei chiodini). Certo perché lei, che non si staccherebbe mai dal fratellone, insiste per giocare insieme a lui, combinando spesso disastri!

Negli ultimi giorni, poi, sono capitati alcuni episodi che mi hanno fatto riflettere su quanto siano legati, e ne sono davvero felice.

Sabato sera Mr T ed io ci siamo concessi una cena fuori, così i piccoli si sono addormentati a casa di Nonna Bea e Nonno M. Per non lasciarli entrambi a dormire là tutta la notte, dopo cena siamo passati a prelevare Sorellina, lasciando BUH dai nonni.
Così, nel bel mezzo della notte, BUH si è svegliato all'improvviso e ha gridato: "Nonna! Nonna! Sorellina è sparita!"
Pensava fosse stata rapita dagli Alieni o da qualche strano mostro, ma la Nonna lo ha rassicurato spiegandogli che era a casa con noi...
"Certo! - ha iniziato a disquisire lui - Sorellina mica può dormire qui tutta la notte come me. Lei è piccola e la notte si sveglia piagnucolando MAMMAAA MAMMMAAA MAMMIIINAAA, pensa che disastro se si fosse svegliata qui con noi, e poi bla-bla e poi ancora bla-bla-bla... e poi..."
Finché non è stato fermato da Nonna Bea che gli ha gentilmente fatto notare che erano le 4 del mattino con un dolce: "SI SI SI, MA ADESSO DORMI, NE!!"

Domenica poi Mr T e BUH sono andati a recuperare i Nonnicalabresi da Zia Maggiore, così io e Sorellina ce ne siamo rimaste per qualche ora tranquille a casa. Abbiamo fatto una passeggiata in "buonopattino", abbiamo preparato il pranzo, giocato e fatto tante altre cose che hanno impegnato per bene la piccolina della famiglia. Ma credete che questo le sia bastato? No di certo, perché lei, ogni cinque minuti esclamava: Oggi non c'è BUH, no...
E io: E' andato con papà a prendere i Nonnicalabresi...
E lei: Ma poi tonna?
E io: si non preoccuparti poi torna!

Per non parlare di ieri pomeriggio. BUH dopo la scuola è andato subito a casa dai Nonnicalabresi, quindi Sorellina è rimasta da sola con Nonna Bea. Risultato: ha frignato per tutto il pomeriggio e, quando siamo arrivati a prenderla, continuava a ripetere: BUH non c'è, non c'è BUH, dov'è?

Insomma, ormai Sorellina riesce tranquillamente a sopportare un po' di lontananza da Mamma Murasaki (tranne di notte ovviamente), ma non sopporta l'idea di passare un solo pomeriggio senza di lui!!

14 commenti:

  1. Che teneri!!! E' bellissimo questo legame fraterno!

    RispondiElimina
  2. Due adorabili piccole canaglie! ;-) davvero dolcissimi!

    RispondiElimina
  3. Meravigliosi. Anche i miei sono molto legati, per fortuna. Però Lou non dice neanche mezza parola, piange e basta.

    RispondiElimina
  4. Sempre tanta dolcezza passando di qua... ❤

    RispondiElimina
  5. il tuo motto calza proprio a pennello sulla mia giornata. non lo conoscevo, devo farne tesoro.

    RispondiElimina
  6. E' bellissimo. C'è sempre tempo per i litigi...

    RispondiElimina
  7. Che teneri... mi sono ricordata di quando ero piccola...

    RispondiElimina
  8. Fantastico! Sorellina è un amore. Spero che in futuro anche per i miei nasca questo tipo di rapporto.

    RispondiElimina
  9. @tutti: :-)
    @Anonimo Anto: ma come Lou non parla e piange... facciamola incontrare con Sorellina che le dà qualche dritta!!

    @Ruben: per quanto raccontatomi anche da altre mamme si parte da grande entusiasmo iniziale, per passare a delusione e distacco quando si rendono conto che i neonati non sanno fare nulla, per passare a una GROSSA crisi quando i minori arrivano intorno all'anno di età e iniziano a invadere gli spazi, per poi di nuovo ridimensionare tutto e capire che si può anche giocare insieme (intorno ai 2 anni del fratello/sorella minore).

    RispondiElimina
  10. che bello!! speriamo che anche i miei "si vogliano bene".

    RispondiElimina
  11. Allora mio fratello ha perso la parte intorno ai 2 anni. Grande entusiasmo iniziale, delusione e distacci, GROSSA crisi...e basta.
    Io affetto, affetto, orgoglio e rispetto, affetto. Frustrazione, delusione, un pizzico di odio puro. Tanto che, ora che abbiamo io 25 e lui 33 anni, cominciamo a sopportarci (viviamo ancora insieme). Sigh.

    RispondiElimina
  12. Caro/a anonimo/a mi spiace, non sempre tutto fila liscio... io ho due sorelle a cui voglio bene, ma sono cresciuta come una figlia unica perché la differenza d'età è troppo grande.
    Ci sono fratelli uniti da piccoli, che da grandi nemmeno si parlano... e se voi iniziate a sopportarvi è già qualcosa.
    Comunque credo che il paradigma che ho raccontato valga di più per i bambini con minore differenza d'età... poi più la differenza aumenta e più i rapporti si evolvono in maniera diversa.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina

Vi apro le porte della mia casa, siate educati e misurati nei vostri commenti.

(I post più vecchi sono moderati)