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Di conseguenza mi addormento spesso prima delle 22.00 e tutti gli spunti elencati diligentemente sull'agenda rimangono lì come le ottime liste di libri da leggere che stilava Emma Woodhouse (senza tuttavia mai leggerne uno...).
Ora però si ricomincia, finché non la vince di nuovo la stanchezza... Ritorniamo indietro di una settimana.
"Mamma, quando sayò gande penderò il teno per andare al lavoro. Tu peyò mi tieni la mano perché sennò cado!!"
BUH negli ultimi tempi ha riscoperto la passione per i treni. La famiglia Murasaki vive in una "ridente" cittadina dell'hinterland milanese, a circa 25 minuti di treno dal capoluogo. La casa di nonna C e del nonno M è molto vicina alla stazione dei treni e quasi ogni pomeriggio, BUH obbliga la nonna a passare almeno una mezz'ora vicino ai binari per vedere i treni che passano.
Abbiamo, dunque, approfittato della presenza degli zii abruzzesi a Milano, per prendere il treno tutti insieme.
BUH era eccitatissimo, una volta salito sul treno continuava a guardare fuori, poi all'interno della carrozza, poi fuori di nuovo. E quando incrociava lo sguardo di un altro passeggero, subito salutava... si proprio lui che di solito, per salutare i vicini in ascensore aspetta che si siano chiuse le porte alle loro spalle...
Arrivati sul luogo dell'appuntamento, per circa cinque minuti ha fatto il timido (del resto vede zii e cugine al massimo 3-4 volte l'anno) e poi si è lasciato spupazzare e ha giocato allegramente con tutti.
Abbiamo fatto colazione al bar e tutti si sono complimentati per quanto sia educato e compito BUH.
... ci sarà qualcosa che gli scatta dentro quando siamo in presenza d'altri, se solo capissi che cos'è...
Abbiamo persino fatto un viaggio in metropolitana tanto che BUH non voleva più saperne di andar fuori a passeggiare, continuava a chiedere: Mamma, quando torniamo sul treno?
Alla fine della mattinata abbiamo dovuto salutare gli zii e le cugine che erano impegnati con altri parenti e dopo un boccone veloce al Ciao, ci siamo avviati verso la stazione.
Peccato solo che BUH si sia perso il viaggio di ritorno. Con tutta l'eccitazione della mattina e le gran camminate per le vie di Milano era esausto, e si è addormentato ancor prima di metter piede sul treno.
RISULTATO: per tutta la settimana ha frignato dicendo che non voleva andare all'asilo. Diceva di voler venire al lavoro con me, non certo per attaccamento alla mamma, quanto perché la mamma al lavoro ci va in treno!
il fascino dei treni... io li ho sempre adorati, fin da bambina... i miei Furibondi, pure! (ne parlavo proprio oggi, tra le cose "speciali" che faccio con loro...)
RispondiEliminae... tranquilla, è normale: anche i miei si comportano sempre divinamente bene in presenza di estranei, pur essendo posseduti da satana quando sono con me... mal comune...?